IL COMPLEANNO DEL “MOLINARI"
Nel 1940 (XVIII anno
“dell’era fascista”), e più esattamente il 9 ottobre il ministro Bottai
comunicò al preside incaricato, Prof. Angelo Coppadoro, di aver deciso
l’istituzione a Milano di un nuovo corso di studio della chimica.
Il 16 ottobre cominciò
ufficialmente l’attività del Regio Istituto Tecnico Industriale per Chimici
Industriali con sede in Milano in via s. Marta 18.
L’istituto nasce in un
contesto bellico, nel quale le applicazioni chimiche erano di grande importanza
e dove la cura della didattica e la preparazione degli allievi erano tenute in
grande considerazione. Le attrezzature date in dotazione, pur nell’ambito delle
ristrettezze del periodo, avevano un elevato livello tecnico. Questa attenzione
alla qualità didattica è stata sempre caratteristica dell’Istituto. Nel dopo
guerra, con la Repubblica, e la caduta del fascismo il Regio Istituto venne
intitolato ad Ettore Molinari, chimico di fama, ma anche pacifista e anarchico.
Per ricordare i 75 anni
dalla “nascita” abbiamo programmato alcuni eventi.
Programma
Alla sera del 9 Ottobre 2015
Ore 20,30-23 Concerto a
cura degli Allievi ed Ex allievi del Molinari
Alla mattina del 10 ottobre 2015
Un seminario su “La chimica e la Pace”
Ore 9,30 Saluti della Preside e delle autorità
pubbliche
Ore
10 Intervento del
Professor Luigi Cerruti su “La figura di Ettore Molinari: profilo di un chimico,
di un anarchico e di un pacifista”
Ore
11 Intervento del Prof. Ferruccio
Trifirò su “La dualità della chimica:fra attività belliche e servizio
all'umanità”
Ore
12 Intervento del Prof. Franco
Bertolucci su “La memoria di Ettore Molinari nelle
ricerche storiografiche del Secondo dopoguerra di P.C. Masini e in alcune
collezioni di documenti rari”
Ore
12,30 Il “Mio Molinari”: interventi di
allievi, ex allievi, docenti e personale tecnico ed amministrativo
I
relatori
Professor Luigi Cerruti
Si è
laureato in Chimica presso l’Università di Torino nel 1964, ha condotto
ricerche in diversi campi della chimica fisica e della chimica quantistica. Dal
1980 si occupa di storia, epistemologia e sociologia delle scienze
sperimentali. È stato professore associato di Storia della chimica presso
l’Università di Torino. Ha collaborato al progetto della European Science
Foundation sulla storia della chimica in Europa. È stato membro del comitato
editoriale di HYLE-International Journal for Philosophy of Chemistry, della
Commission on the History of Modern Chemistry della International Union of
History and Philosophy of Science e del Working Party on the History of
Chemistry della European Association of Chemical and Molecular Sciences. È stato
membro del comitato scientifico di «CnS. La chimica nella scuola», rivista
della Società Chimica Italiana. Già presidente della Divisione di Didattica
della Società Chimica Italiana e del Gruppo Nazionale di Fondamenti e Storia
della Chimica.
Professor Ferruccio Trifirò
Si é laureato in Ingegneria chimica presso il
Politecnico di Milano nel 1963 con una tesi sulla polimerizzazione di alfa
olefine con catalizzatori Ziegler- Natta, avendo come relatore il Prof Natta
(premio Nobel per la Chimica) e come correlatore il Prof Pasquon.
E’ stato assistente di chimica industriale presso il
Politecnico di Milano fino al 1975 e nel 1977 è stato chiamato a Bologna presso
la Facoltà di Chimica industriale. come professore straordinario di
chimica industriale
La sua attività di ricerca principale é stata
sempre nel campo della catalisi eterogenea applicata alla sintesi dei grandi
intermedi, poi di chimica fine ed infine ai problemi di depurazione ambientale.
E’ stato consulente delle Nazioni Unite per
l’applicazione di processi catalitici nei paesi in via di sviluppo. Ha ricevuto
la laurea honoris causa in tecnologia chimica dall’Università di Bratislava, la
medaglia Pino e la medaglia Marotta dalla Divisione di Chimica industriale
della Società Chimica Italiana, la medaglia Fauser dal gruppo
interdivisionale di catalisi. e la medaglia Paternò dalla Società Chimica
Italiana Ha ricevuto, a Berlino, il
premio per "Scientific achievement in oxidation catalysis", da parte
del comitato internazionale di catalisi di ossidazione. E’stato direttore
de La Chimica e l’Industria dal 1996 al 2013 e dal 2014 è vicedirettore, ma
sempre responsabile della redazione della rivista ed è autore di 517 articoli
scientifici e 34 brevetti e di 170 articoli di carattere divulgativo e
didattico pubblicati su La Chimica e l’ Industria durante la sua carica di direttore
Ferruccio
Trifirò è professore emerito dell'Alma Mater dove per anni è stato preside
della Facoltà di Chimica Industriale. E’
l'unico italiano nel comitato scientifico (Scientific Advisory Board)
dell’Opac, Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. Tra i
compiti dell’Opac c’è anche quello di “controllare gli avanzamenti della
scienza rispetto alla realizzazione di nuove armi chimiche”. Il comitato
scientifico è formato da 24 membri e Trifirò è l’unico esperto italiano.
Nel 2013 l 'Opac
(in inglese Opcw) ha ricevuto il premio Nobel per la pace. L'Accademia di Oslo ha motivato la scelta: per
"l'impegno a favore dell'eliminazione delle armi e degli arsenali chimici
nei vari scenari di guerra in tutto il mondo".

Prof. Franco Bertolucci
Nato a Pietrasanta (LU) nel 1957, si è
laureato in storia contemporanea all'Università di Pisa ed è attualmente
direttore della Biblioteca F. Serantini. È stato tra i promotori
dell'esperienza della «Rivista storica dell'anarchismo» (1994-2004) e ha partecipato
al lavoro di ricerca e di organizzazione del Dizionario biografico
degli anarchici italiani (2003-2004). Tra i suoi ultimi lavori vanno
ricordati: Pier Carlo Masini. Impegno civile e ricerca storica tra
anarchismo, socialismo e democrazia (in collaborazione con G. Mangini)
(2008); Nostra patria è il mondo intero. Pietro Gori nel movimento
operaio e libertario italiano e internazionale (in collaborazione con
M. Antonioli e R. Giulianelli) (2012); «Kein Mann, kein Geld für den Krieg». Italienische Anarchisten und
Gewerkschafter und der Erste Weltkrieg, in Ehern, tapfer, vergessen. Die unbekannte Internationale:
Anarchistinnen & Syndicalisteinnen und dei Esrte Weltkrieg, Herausg.
Andreas W. Hohmann, (2014), pp. 139-180, Pier Carlo Masini, gli studi su Cafiero e
la Prima Internazionale, in P.C. Masini, Cafiero,
(2014), pp. 233-271. Collabora al Portale storico ToscanaNovecento, promosso
dalla rete degli Istituti storici della Resistenza della Toscana ed è animatore
della casa editrice BFS.
La Biblioteca Franco Serantini è un centro di
documentazione sulla storia politica e sociale del 19. e 20. secolo nato nel
1979 in ricordo di Franco Serantini, un giovane anarchico di origine sarda,
morto a Pisa nel 1972 nel carcere del Don Bosco, dopo essere stato percosso e
fermato dalla polizia mentre partecipava ad una manifestazione antifascista. La
Biblioteca fa parte della rete nazionale degli Istituti storici della
Resistenza e della Rete regionale delle biblioteche. Lo scopo principale del
centro è quello della conservazione e della valorizzazione della memoria del
movimento anarchico, operaio e sindacalista dalla nascita ai giorni nostri;
delle “eresie politiche” della sinistra; delle organizzazioni di base, dei
gruppi antimilitaristi, femministi e dei movimenti studenteschi sorti in Italia
dalla fine degli anni ’60 in poi
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