Il sindacato: scuola in sciopero contro i tagli del tempo pieno

 

-Il sindacato: scuola in sciopero contro i tagli del tempo pieno Lettera al prefetto: "Centinaia di precari rischiano il licenziamento" An: polemiche strumentali Scuola, la protesta non si ferma-.

-17/02/2004 Corriere della sera -Lettera al prefetto: "Centinaia di precari rischiano il licenziamento" An: polemiche strumentali-

Scuola, la protesta non si ferma. Dopo la manifestazione dello scorso sabato, che ha visto scendere in piazza 40 mila persone in difesa del tempo pieno, i sindacati confederali proclamano lo stato di agitazione "contro gli effetti negativi che l'applicazione della riforma Moratti produrrà a Milano". Non solo. I responsabili delle tre sigle sindacali scrivono una lettera al prefetto Bruno Ferrante, spiegando le ragioni della mobilitazione, e organizzano la prossima mossa: uno sciopero, probabilmente ai primi di marzo, che coinvolga oltre 45 mila lavoratori della scuola tra docenti di ruolo, insegnanti precari e personale amministrativo di Milano e provincia.
Sotto accusa, i tagli ai progetti per il tempo pieno e prolungato "che - commenta Leonardo Donofrio, segretario regionale di Uil scuola - oltre a licenziare centinaia di precari, incideranno negativamente sulla qualità dell'offerta formativa", ma anche la mancanza di indicazioni precise sul prossimo anno scolastico, l'incognita sui progetti per gli alunni stranieri e disabili, sulle scuole medie a indirizzo musicale. Ma la Uil è ancora più dura, e accusa il ministero dell'Istruzione di "boicottaggio a danno della scuola milanese".
Alfia Nicotra, segretario milanese di Cgil scuola, spiega le ragioni della protesta: "L'applicazione della riforma avrà un effetto devastante sulla nostra provincia. Per questo stiamo organizzando uno sciopero. Non dimentichiamo che a Milano e nel suo hinterland si concentrano il maggior numero di scuole a tempo pieno e prolungato, il maggior numero di medie a indirizzo musicale, il maggior numero di insegnanti precari. Insomma, vogliamo più garanzie".
In attesa dello sciopero milanese, i sindacati saranno il 28 febbraio a Roma, alla manifestazione nazionale in difesa della scuola pubblica, il primo marzo incroceranno le braccia i Cobas (appuntamento alle 9.30 da largo Cairoli), mentre la Rete "anti Moratti" continua il suo tam-tam per chiedere al ministro il ritiro del decreto di riforma della scuola.
"Tutte polemiche strumentali - commenta Giuseppe Valditara, senatore responsabile della scuola di An -: il tempo pieno sarà garantito con miglioramenti, anzi, e una maggiore flessibilità. Piuttosto, il vero problema sono i precari: è necessario un piano pluriennale di assunzioni per dare maggiore certezza a migliaia di insegnanti".
Annachiara Sacchi

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