Addio contanti: premio da 1.000 euro ai primi 150mila che pagheranno con carta
È il premio che il Governo sta mettendo a punto nell’ambito
del piano che ha l’obiettivo di eliminare il più possibile l’uso dei contanti.
Mille euro ai primi 150mila consumatori che avranno fatto il
maggior numero di acquisti
con strumenti tracciabili nell’arco di sei mesi. È il premio che
il Governo sta mettendo a punto nell’ambito del piano che ha l’obiettivo di
eliminare il più possibile l’uso dei contanti. Lo scrive la leggepertutti.it.
La partenza è prevista per il 1 dicembre: significa che la corsa agli
acquisti che daranno diritto al premio si concluderà il 31 maggio. Ci sono di
mezzo, quindi, i regali e le spese di Natale, le feste della donna, del papà e
della mamma e la Pasqua, tra le altre cose. Ma c’è anche il vivere quotidiano
sul quale il Governo spinge sempre di più i consumatori non solo a spendere ma
a farlo con la moneta elettronica in mano anziché con il cash.
Il meccanismo non prevede un importo minimo di spesa, anzi:
l’intenzione del piano è che presto diventi normale pagare con la carta
di credito o con il Bancomat perfino
il caffè.
Una mossa che affianca un altro passo avanti già annunciato
verso l’addio ai contanti, ovvero quello del cashback
introdotto dal decreto Agosto e di cui si attendono le indicazioni
che verranno fornite nell’apposito decreto ministeriale. Secondo quanto
anticipato finora, consiste nella restituzione ogni sei mesi del 10% delle
spese effettuate con moneta elettronica fino ad un massimo di 3mila euro.
Per accedere occorrerà registrarsi all’app
Io della Pubblica amministrazione, la stessa introdotta nei mesi scorsi
per fruire, ad esempio, del bonus vacanze. Il consumatore e le sue carte di
credito o di debito verranno identificati dal codice fiscale inserito. Va
fornito anche l’Iban perché molto probabilmente la restituzione dei soldi
avverrà tramite accredito sul conto corrente del cittadino.
Nelle intenzioni dell’Esecutivo, però, la soglia dei 3mila
euro rappresenta un massimale che si raggiunge sommando il valore dato ad ogni
transazione. Ad esempio, per un pranzo da 20 euro verrebbe riconosciuto il 10%,
cioè, 2 euro. In questo modo, si incentiva il consumatore a fare un numero
maggiore di acquisti.
In collaborazione con Adnkronos
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