CERTIFICATO DI IDONEITÀ STATICA CIS: cos'è, guida e costi 2020
Certificato di idoneità statica CIS: cos'è, costi,
guida, quando è obbligatorio, quali sono le verifiche da eseguire e a chi
rivolgersi.
Ultimamente, è tornato di moda il certificato di
idoneità statica, specialmente per i residenti di Milano. Difatti, l'art.
11 del regolamento edilizio ha introdotto l’obbligo per tutti gli edifici
che hanno 50 anni di vita, di effettuare dei controlli sia sulla idoneità
statica delle parti strutturali dell’edificio, sia sulle parti secondarie e
accessorie. Ma vediamo in dettaglio di cosi si tratta:
Indice
1 Che cos'è
il certificato di idoneità statica di un edificio?
2
Quali sono i contenuti del Cis?
3
Quali sono le verifiche da eseguire?
4 A chi rivolgersi?
Chi può redigere il cis?
Che cos'è il certificato di idoneità statica di un
edificio?
Il certificato di idoneità statica di un edificio è un
documento, redatto ai sensi dei DD.MM. 15/05/1985 e 20/09/1985, che attesta
le condizioni di sicurezza delle strutture portanti di
un fabbricato, secondo le norme in vigore al momento della costruzione.
Si tratta di uno dei documenti che vengono richiesti ai fini
del rilascio dell’agibilità (vedi approfondimento),
quando per un fabbricato non esiste o non è reperibile il certificato
di collaudo statico ai sensi della Legge 1086/71. Un altro ambito, in
cui è spesso richiesto, è il perfezionamento di una domanda di condono
edilizio (sanatorie ex L. 47/85.). Nel secondo caso, è previsto
il deposito al Genio Civile, a differenza del primo.
Per gli immobili realizzati ante '67 naturalmente
non è richiesto, in quanto non erano previste normative di tipo
"strutturale" all'epoca.
Oggi, anche il Comune di Milano richiede il Cis per tutti gli
immobili con più di 50 anni di vita. A mio parere, se utilizzata correttamente,
questa parte di regolamento potrebbe essere uno strumento molto valido per la
prevenzione dei dissesti.
Ma vediamo qual è il contenuto di questo certificato:
Quali sono i contenuti del certificato di idoneità statica?
In genere, il CIS è diviso in paragrafi:
- Descrizione
immobile: all'interno
di questo paragrafo, il professionista dovrà individuare l'edificio ed
elencare tutte le caratteristiche utili ad inquadrare lo stabile.
- Acquisizioni
preliminari: Il tecnico incaricato dovrà preliminarmente acquisire la
documentazione progettuale presente in Comune al fine di ricostruire la
storia dell'edificio. Vecchi Permessi di Costruire, DIA, Cila,
Autorizzazioni, Concessioni edilizie etc
- Caratterizzazione
dei materiali: per conseguire un’adeguata conoscenza delle caratteristiche dei
materiali e del loro degrado, il professionista si dovrà basare sulla
documentazione già disponibile, su verifiche visive in situ e
su indagini sperimentali. Le indagini dovranno essere motivate, per
tipo e quantità. Ove non siano disponibili certificati di prove sui
materiali impiegati, oppure i certificati siano in numero insufficiente a
valutare la resistenza, dovrà eseguire indagini complementari. Una volta
fatto ciò, il valore della resistenza determinata dovrà confrontarlo con
la resistenza prevista nella relazione di calcolo dell'epoca, qualora
presente, o, con i valori delle norme vigenti al momento di
realizzazione dell’opera.
- Prove
di carico e verifiche statiche: le indagini di cui al paragrafo
precedente potranno essere integrate, a giudizio del tecnico incaricato,
con prove di carico. Ad esempio, il professionista potrebbe richiedere
la prova di carico su solaio per determinare la resistenza e la
risposta elastica mediante la valutazione degli abbassamenti. Dovrà
simulare le massime sollecitazioni possibili in accordo con i carichi di
esercizio. Questo avviene riempiendo dei serbatoi d’acqua come in figura.
Oppure, potrebbe valutare lo sfondellamento mediante una termocamera.
- Individuazione
dello schema statico, verifica della congruità dei
carichi con la destinazione
d'uso, verifica del rischio sfondellamento dei solai per luci
superiori a 6 metri, ecc.
- dichiarazione
di idoneità statica: finalmente, dopo aver effettuato i calcoli, il tecnico
dichiarerà la struttura idonea dal punto di vista statico. Qualora il
tecnico ritenesse di dover intervenire su alcuni elementi, sospenderà il
rilascio del certificato in attesa della posa in opera dei consolidamenti.
Il modello pdf potrebbe esserti utile per capire
meglio di cosa si tratta.
Quali sono le verifiche da eseguire?
Il tecnico dovrà studiare la geometria del fabbricato,
conoscere l’epoca di costruzione a cui risale e tutti gli interventi, da cui è
stato interessato nel corso degli anni, come modifiche, sopraelevazioni ed
ampliamenti. Dovrà compiere, poi, in sito, una serie di indagini,
per conoscere le condizioni del terreno di fondazione, avvalendosi
eventualmente della consulenza di un geologo, esaminare i materiali delle
strutture e valutarne le resistenze.
Per prima cosa, quindi, bisognerà analizzare il tipo di strutture
portanti che caratterizzano il fabbricato, che potranno essere in cemento
armato, muratura, acciaio, legno o strutture miste. Il tecnico dovrà esaminare
l’eventuale quadro fessurativo presente, verificando se sono presenti fessurazioni,
lesioni, assestamenti strutturali. Tutti elementi che possono essere
indice di un eventuale dissesto presente.
In definitiva dovrà certificare sotto la propria
responsabilità che le strutture non presentano evidenti vizi o difetti
costruttivi, lesioni, dissesti o cedimenti fondali, che pregiudichino lo stato
del fabbricato, e che l’immobile:
− possiede fondazioni in grado di sopportare i carichi ed i
sovraccarichi in relazione alle caratteristiche fisiche e meccaniche del
terreno;
− possiede strutture in elevazione in grado di reggere i
carichi ed i sovraccarichi previsti dalle normative di settore;
− possiede orizzontamenti in grado di reggere i carichi ed i
sovraccarichi previsti dalla normativa di settore;
− è staticamente idoneo per l’uso al quale è destinato.
Nel caso in cui ci fossero in atto dissesti, cedimenti o ci
fosse il pericolo che si manifestino, il professionista dovrà indicare gli interventi
di rinforzo o di adeguamento antisismico.
Ma chi sono questi professionisti?
A chi rivolgersi? Chi può redigere il certificato di idoneità
sismica?
Per ottenere questo documento è necessario rivolgersi ad un
professionista, in genere ingegnere civile o edile specializzato
in strutture, iscritto al proprio ordine professionale. A
differenza del collaudo statico, per la redazione del quale è richiesto che il
professionista sia iscritto all'albo da almeno 10 anni, per la dichiarazione di
idoneità statica, non ci sono limiti. Per il certificato di
idoneità statica non occorre alcuna anzianità di iscrizione all'albo.
Quali sono i costi del certificato di idoneità statica di un
tecnico (parcella)?
I costi dipendono dalla tipologia, dalle condizioni, dall'estensione e
dal luogo dove è situato l'immobile. Proverò comunque a darti
un ordine di grandezza. Prendiamo ad esempio una villetta bifamiliare anni
'70 in buono stato strutturale e che non necessita di approfondimenti, se non
di qualche saggio. Un giusto prezzo per il certificato potrebbe aggirarsi
attorno ai 2.000 € / 3.000 €, escluso Iva e oneri. Per un
condominio di una ventina di appartamenti, anche sui 10.000 €.
E' un prezzo indicativo, ogni caso necessita di approfondimenti.
Considera anche le spese che si rendessero necessarie per le
prove di carico. Ad esempio, una prova di carico su solaio potrebbe costarti
intorno ai 1.000 €. Oppure, qualora le fondazioni risultassero
sottodimensionate, dovresti sobbarcarti questi costi.
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