FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI
Il parere del Forum in merito al Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021
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FAMIGLIA, ULTIMA
ORA
Quali sono le parole chiave delle linee guida: sicurezza
edilizia delle strutture, semplificazione, autonomia e responsabilità. Come
Forum delle associazioni familiari chiediamo con chiarezza che ci siano
interventi strutturali nelle scuole che già soffrono anni di trascuratezza
mettendo in pericolo gli alunni e il personale scolastico.
Semplificazione, occorre semplificare avere cioè norme chiare
per applicare le regole nazionali in rapporto stretto con i territori, adattate
per essere rispettate. Autonomia che non significa discrezionalità ma
responsabilità: ogni scuola deve verificare la propria situazione e capacità da
un punto di vista strutturale ma non solo. Non può esserci una regola unica “da
Roma “ che valga su tutto il territorio. Quindi finalmente l’autonomia
scolastica si impone, diventa realtà, una autonomia responsabile quale
occasione intelligente e creativa per ripensare un patto educativo di comunità
che veda protagonisti famiglie, scuola e territorio.
Il Covid ha fatto riscoprire ai genitori una scuola fatta più
di relazioni che Dad, ha rimesso in moto una preoccupazione educativa da parte
di tanti docenti che attraverso la didattica hanno re-incontrato i loro alunni.
Una scuola che improvvisamente è diventata preziosa e attraente anche per quei
ragazzi più difficili, una scuola accogliente importante non tanto e non solo
per “gli spazi” ma quale luogo di presenza educativa e didattica continua. Una
scuola che non lascia a casa nessuno
Alcune osservazioni esito della lettura del Piano scuola
2020/2021 presentato in modo appassionato dalla ministra Azzolina:
– Riflessione organizzativa che occorre fare nelle scuole per
non disperdere quanto le scuole stesse
sono riuscite a mettere in atto;
– Nel mese di settembre le scuole riprenderanno in presenza
su tutto il territorio nazionale nel
rispetto del documento del CTS (comitato tecnico scientifico)
del 28/5/2020 così come
dichiarato dalla ministra stessa, Dad quindi integrativa e
non in alternativa alla didattica in
presenza;
– Tavoli regionali presso gli Usr del Miur per organizzare
l’avvio in ciascuna regione per una
mappatura finalizzata ad evidenziare criticità e raccogliere
istanze (direttore Usr, assessore
regionale istruzione, trasporti, ANCI e Unione province,
protezione civile, associazioni della
scuola, associazioni studentesche, associazioni per le
persone con disabilità, delle scuole
paritarie, sindacati della scuola, enti terzo settore) —-
patto educativo di comunità;
– La ministra ha annunciato sue visite in ogni Usr per
monitorare lavoro fatto;
– Compito dei tavoli coordinare le azioni per avvio anno scolastico,
si rimarca la scelta di investire
il territorio e i soggetti che ci vivono e lo governano;
– Autonomia scolastica introdotta da più di vent’anni ora è
strumento per una strategia di riavvio
scolastico, autonomia e flessibilità;
– Alcuni esempi di flessibilità: riconfigurazione del gruppo
classe in più gruppi di apprendimento,
articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla
stessa o diverse classi, frequenza
scolastica con turni differenziati in relazione a fasce età e
gradi diversi scolastici, per scuole
secondarie attività didattica in presenza e digitale
integrata opportunamente pianificata,
aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari,
estensione tempo scuola settimanale;
– Alleanza educativa, civile e sociale da fortificare per
messa a disposizione di spazi, parchi,
musei, cinema, biblioteche… e associazioni musicali,
teatrali, sportive…per compiti di
sorveglianza;
– Rafforzamento del Patto educativo di corresponsabilità che
diventa “luogo” di confronto tra
adulti educatori;
– Disabilità ed inclusione scolastica quali priorità
irrinunciabile per garantire la presenza a scuola
degli alunni con Bes (bisogni educativi speciali) e in
particolare quelli con disabilità;
– Gli orari di inizio e fine attività devono tenere conto
dell’arrivo degli alunni differito e
scaglionato per evitare assembramenti esterni;
– Enti locali che effettuano nei territori di competenza la
ricognizione degli spazi;
– Scuole dell’infanzia;
– Stabilità dei gruppi;
– Cura delle relazioni, esperienza sociale ad alta intensità
affettiva Ingresso a fascia temporale
aperta;
– Pasto nello spazio mensa adibito;
– Attività laboratoriali scuola primaria, secondaria di I e
II grado Refezione scolastica;
– Scuole in ospedale;
– Sezioni carcerarie;
– Attività convittuale e semiconvittuale;
– Si fa riferimento al documento del CTS per distanziamenti,
etc.;
– Piano scolastico per la didattica digitale integrata;
– Elenco di indicazioni stabilite nelle Linee guida
riguardanti analisi fabbisogno, strumenti da
utilizzare, orari, indicazioni condivise con le famiglie,
privacy, rapporti scuola – famiglia;
Questa per la scuola italiana può essere comunque una
occasione unica per rivedere burocrazia e centralismo imponenti nel nostro
sistema scolastico, ciò sarà possibile solo se docenti e dirigenti oseranno
pensare una scuola diversa accanto ad un patto di comunità molto interessante
che potenzia quello di corresponsabilità.
Maria Grazia Colombo
Vicepresidente nazionale Forum delle Associazioni Familiari
con delega alla Scuola
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